sabato 26 aprile 2014










GUERRA CIVILE SPAGNOLA….
MIO ZIO E FRANCO...
Le vicende di Ruggero Bonomi alias coronèl Francisco Federici fondatore della legionaria Aviaciòn del Tercio.

Secondo alcuni storici (vedi recensioni - riferimenti) mio zio, Ruggero Bonomi, decise, (meglio dire) “influì” sulle sorti della Guerra Civile spagnola (e se così fu, i miei amici spagnoli del 'bando rojo' non me ne vorranno, anche perché, se già sui figli non devono ricadere le colpe dei padri, figuriamoci nel caso di zii e nipoti).
Ritengo pertanto interessante riassumere quanto il mio avo visse e raccontò sulle sue vicende nella Guerra Civile spagnola in “Viva la Muerte, Diario de la Aviaciòn del Tercio”, Editoriale Aeronautico, 1941.
La storia inizia con la spedizione che il tenente colonnello Bonomi comandò nel luglio 1936, pochi giorni dopo l’"Alzamiento" di Franco trasferendo 12 aerei Savoia Marchetti 'SM81' da Elmas a Nador (Marocco, allora protettorato spagnolo) e si conclude nel marzo 1937. Contestualmente alla consegna degli aerei a Franco, Bonomi si arruolò infatti (con il nome di Francisco Federici) nel "Tercio de Extranjeros" (la Legione Straniera spagnola), fondò la Aviaciòn del Tercio (Legionaria) e al comando di questa Fuerza Aerea operò nei cieli di Spagna.
Su quanto suesposto decisi un giorno che dovevo saperne di più, "per motivi famigliari" e grande aficiòn alla storia. Oltretutto queste vicende si svolsero nella a me cara Spagna, un Paese che da più di mezzo secolo giro in lungo e in largo e ho descritto in oltre 170 articoli. E non conoscendo alcuni posti legati alla storia bellica del "coronèl Bonomi/Federici" mi sono recato ai Cuarteles della Legiòn a Ceuta, Melilla, Ronda e Almerìa. Eppoi, se pur con scarse o nulle possibilità di ritrovarne le tracce ho girato alla ricerca di alcuni aeroporti che mio zio allestì in varie località della Spagna (Talavera de la Reina, Soria, nelle vicinanze di Madrid).
Dato, infine, che si tratta di vicende storico/belliche svoltesi in Spagna, ho ritenuto utile evidenziare in maiuscolo i nomi dei personaggi incontrati, delle località conosciute da Ruggero Bonomi e di termini politici e militari comuni nella Guerra Civil.
.... da “Viva la Muerte, Diario della ”Aviaciòn de El Tercio”
Ruggero Bonomi, Editoriale Aeronautico, Roma, 1941 ….

1936 Luglio
28 - A Roma al tenente colonnello Ruggero Bonomi è proposto di comandare e trasferire nel più breve tempo da Elmas (Cagliari) al MAROCCO SPAGNOLO 12 aerei SM81 (Siai, Savoia Marchetti) comprati dal giornalista e pilota LUIS BOLIN per conto di FRANCO.
29 - All’alba Bonomi vola in idrovolante (pilota questi aerei da 16 anni) a Elmas, alle 10.45 atterrano gli SM e agli equipaggi comunica che, dopo la consegna degli aerei, chi vuole può tornare in Italia o restare per la manutenzione e l’istruzione dei piloti spagnoli, mentre lui rimarrà come “consulente aeronautico” di FRANCO. Alle 19 con un Cant Z arrivano BOLIN e il console della Milizia Ettore Muti.
30 - Alle 5.35 i dodici SM decollano verso l’aeroporto di NADOR (MELILLA), incontrano subito un forte vento di prua, sorvolano l’Algeria, il Marocco Francese e dopo aver avvistato le isole CHAFARINAS nove aerei atterrano alle 11.45 (due SM rimangono senza carburante e compiono atterraggi di fortuna nel Marocco francese, uno è scomparso in mare). Bonomi teme che l’aeroporto sia in mani repubblicane e si tranquillizza quando alcuni soldati si avvicinano agli aerei gridando ARRIBA ESPAÑA. Nel campo di NADOR
sono presenti solo 3 piloti, il capitano UGARTE, il tenente MELENDRERO e un sottufficiale, con 2 vecchi Brèguet da ricognizione.
31 – Trasferitosi in auto a MELILLA sede della 4a BANDERA DEL TERCIO (della LEGION EXTRANJERA, fondata da MILLAN ASTRAY, ‘inventore’ del grido VIVA LA MUERTE) Bonomi si arruola volontario e come da usanza prende il nome di FRANCESCO FEDERICI (o Federichi per miglior pronuncia spagnola). E a NADOR si arruolano tutti gli equipaggi, con lo stesso grado italiano, ma Bonomi, nella Regia Aeronautica tenente - colonnello, è “promosso dal sarto” (che sente dire CORONEL e applica un grado in più sulla divisa). Muti diventa il CAPITAN Gim Valeri, come BOLIN, i secondi piloti e gli specialisti assumono il grado di BRIGADA, sergente. Per divisa vestono la tipica camicia aperta della LEGION e il GORRO con il fiocchetto. Bonomi/FEDERICI stabilisce la paga: 2000 PESETAS mensili per gli ufficiali (di ogni grado), 1000 ai sottufficiali e secondi piloti, 500 agli specializzati e fonda la AVIACION DEL TERCIO. A TETUAN, FRANCO informa che ha bisogno di aerei (quasi tutta l’aviazione è rimasta REPUBLICANA, o per scelta o per la presa in ostaggio dei famigliari degli aviatori).
Agosto
1 - Alle 18.07 Bonomi decolla con un SM da NADOR e atterra a TETUAN alle 19.05, va alla ALTA COMISARIA per un colloquio con FRANCO.
2 - All’aeroporto di TETUAN ,visita di FRANCO che invita Bonomi a colazione e lo informa sulla situazione. La marina REPUBLICANA possiede la corazzata JAIME I, 2 incrociatori, il LIBERTAD e il CERVANTES, 7 cacciatorpediniere e 8 sommergibili. I NACIONALES contano, ma sono al nord ovest, nell’Atlantico la corazzata ESPAÑA e gli incrociatori BALEARES e CANARIAS.
3 - A TETUAN Bonomi (alloggiato all’hotel Nazionale, di proprietà di un italiano) si reca al consolato d'Italia ma il console Leonini (stante il suo status e la divisa) non sa come riceverlo e chiede lumi al ministro d’Italia a Tangeri. FRANCO vorrebbe metà aerei a NADOR e metà a TETUAN ma Bonomi lo convince: tutti a TETUAN.
4 - Arrivati i rifornimenti, si studia la situazione. In ANDALUCIA, SEVILLA, GRANADA, CORDOBA, ALGECIRAS sono dei NACIONALES, mentre i REPUBLICANOS occupano molte zone a nord e la COSTA DEL SOL.
5 – Trasferiti a TETUAN 6 SM (in totale sono 8), il generale ALFREDO KINDELAN comandante la FUERZA AEREA in Marocco passa in rassegna gli equipaggi e consegna a Bonomi la BANDERA DEL TERCIO, mentre FRANCO saluta la fondata AVIACION DEL TERCIO e affida a Bonomi il comando delle operazioni nel passaggio del ESTRECHO DE GIBRALTAR.
6 - Secondo il piano di Bonomi, accettato da FRANCO, il trasferimento dei NACIONALES da CEUTA ad ALGECIRAS avverrà con 5 navi trasporto protette da 8 SM, 2 idrovolanti DORNIER e 4 ricognitori. All’operazione partecipa con Bonomi il CAPITAN HAYA, ha moglie e figlia prigioniere a MALAGA, cadrà in ARAGON nel 1938. Alle 19.15 sbarcano sulla COSTA EUROPEA le BANDERAS (circa un battaglione) DEL TERCIO (reggimento) e i TABOR (unità militari) marocchini.
7 - A SEVILLA il Quartier Generale incarica Bonomi di effettuare incursioni sull’aeroporto e sulla stazione ferroviaria di GUADIX e in nottata sul porto di MALAGA (ma mancano carte topografiche e i piloti si arrangiano con le carte stradali Michelin e Dunlop al 400.000).
8 - Maltempo, aerei a terra, Bonomi vola a SEVILLA/TABLADA va a PALACIO YANDURI, FRANCO gli chiede incursioni sui 2 aeroporti di MADRID (secondo lo spionaggio a GETAFE e CUATRO VIENTOS i repubblicani stanno montando 40 aerei) e gli mette a disposizione Junkers civili tedeschi e 2 squadriglie di Junkers militari. Alle 15.30 Bonomi torna a TETUAN con un aereo spagnolo, in volo teme di essere rapito dal pilota e portato nella zona repubblicana, chiede e ottiene i comandi dell’aereo e atterra alle 16.45
9 - Con 6 SM Bonomi si trasferisce definitivamente da TETUAN a SEVILLA e alloggia all’hotel CRISTINA (sede della HISMA, la compagnia aerea civile hispano marocchina). Il comandante dell’aviazione tedesca non dà i suoi aerei per bombardamento di MADRID, teme complicazioni diplomatiche. Recatosi da FRANCO, che insiste nel volere l’azione, Bonomi accetta, volerà sul Douglas del CAPITAN HAYA per condurre le 2 pattuglie su GETAFE e CUATRO VIENTOS.
10 – Alle 12 decollano da TABLADA 6 SM, rotta prevista CACERES - MADRID via AVILA (tra volo e accostate 1000 km, quasi tutti in territorio repubblicano) ma 2 aerei non partono e viene deciso il rinvio dell'operazione. Nel pomeriggio un pilota repubblicano fuggito da MADRID informa che non vi sono aerei in montaggio (motivo del bombardamento) e sono invece presenti 11 caccia Devoitine e Loire in attesa dei bombardieri.
11 – Tre SM operano nella zona di MERIDA (SIERRA DE ARACENA, VILLAFRANCA, ALMENDRALEJO) con bombe e spezzoni in appoggio al coronèl YAGUE che sta avanzando (sul suo aereo Bonomi ospita il CAPITAN HAYA). Pomeriggio libero a SEVILLA, calle Tetuàn affollata, Bonomi e gli altri LEGIONARIOS in divisa del TERCIO sono salutati dalla folla.
12 – Quattro SM bombardano BADAJOZ che sta per essere occupata da YAGUE, Bonomi va da FRANCO, chiede, e ottiene, di riportare i 6 SM a TETUAN per la manutenzione e il riposo degli equipaggi. I due SM rimasti a TETUAN bombardano i 2 aeroporti di GUADIX.
14 – Bonomi vola a NADOR/MELILLA, sono arrivati e stanno per essere montati 12 caccia CR32. Dequal, comandante della squadriglia, diventa il capitàn LIMONESI, Monico il teniente PRETI, Cenni si chiama STELLA, gli altri piloti e gli specializzati hanno il grado di Brigada. Sul cognome di Dequal (che il 3/9 si perde, atterra in Portogallo e con mezzi di fortuna torna a SEVILLA da PORTALEGRE) siparietto tra Bonomi e l’asso della aviazione spagnola GARCIA MORATO: quest’ultimo chiede a Bonomi chi è il comandante della squadriglia, Bonomi risponde “Dequal”, GARCIA MORATO capisce “DE CUAL” (‘di quale’ squadriglia) e ripropone la domanda (risatine finali).
15 e 16 – Con i nuovi arrivi la AVIACION DEL TERCIO stabilisce nuove gerarchie: comandante, il coronèl FEDERICI (Bonomi), nel comando PALLANCA (Altomare) e GELLI (Erasi); comandante di gruppo, colonnello RIZZINI (Allio); reparto suddiviso in 3 squadriglie: 1a capitano SPALLOTTA (Spotti), 2a capitano URSI (Salvetat), 3a capitano VALERI (Muti). A TETUAN feste per gli aviatori italiani, la moglie piemontese del proprietario dell’hotel Nacional si occupa di confezionare le divise.
17 – Su richiesta dell’Alto Commissariato 3 SM proteggono un piroscafo inglese da GIBILTERRA a MELILLA. A TETUAN arriva da NADOR il primo CR32.
18 – Ordine di trasferimento a SEVILLA (le truppe d’Africa marciano a nord, forte  presenza della aviazione REPUBLICANA con aerei Brèguet, Nieuport, Potez, Devoitine e Loire, NACIONALES solo pochi Brèguet e 2 o 3 Nieuport).
19 – Due SM bombardano la colonna REPUBLICANA a ANTEQUERA. Ceccherelli (teniente VACCARESE) comanda la pattuglia di CR32, gregari Salvadori (brigada SALVO) e Boetti (brigada ILACQUA), Presel (brigada SAMMARTANO), motorista Ferrari (brigada MAZZARINO).
20 – Il generale ALFREDO KINDELAN (JEFE DEL AIRE) nomina Bonomi “Capo Operazioni del Comando Aviazione del Quartier Generale”. Al1e 17.50 decollano 2 SM e 3 CR a bombardare (Baldi, per gli spagnoli ‘EL VIEJO TENIENTE LISI’, ritorna entusiasta per gli effetti degli spezzoni) una colonna repubblicana in marcia da ANDUJAR a CORDOBA (la sera nella sua abituale ‘CHARLA’ alla radio il generale QUEIPO DE LLANO elogia la AVIACION LEGIONARIA e commenta che in CORDOBA, dei ROJOS è entrato solo un ‘CABALLO SIN JINETE’).
21 – CR32 all’aeroporto di CORDOBA a proteggerla da bombardamenti, Ceccherelli abbatte un Nieuport (prima vittoria della caccia).
22 – Tre SM bombardano il porto di MALAGA e depositi della CAMPSA, fallisce un attacco (maltempo) a un castello a nord di TRUJILLO difeso dai MILICIANOS, un SM bombarda una colonna di 7 autocarri. Al Quartier Generale che sollecita il trasferimento a SALAMANCA di una pattuglia di CR, Bonomi chiede che al passaggio su CACERES si alzi un Douglas per accompagnare i caccia, ma l’incontro non avviene, gli aerei non trovano l’aeroporto, ben camuffato, e devono compiere atterraggi di fortuna.
23 – Sugli SM è sistemato un doppio comando per addestrare piloti spagnoli, i capitani LLORENTE, RUBIANO e ALONSO, i tenenti PANDO ‘EL VIEJO’ e RAGUSIN, un russo bianco ex ufficiale dello Zar, con un figlio 18enne, meccanico, anch’egli arruolato nell’aviazione spagnola.
24 – A TABLADA esplodono bombe mentre vengono scaricate da un SM, muoiono 3 armieri (Perani, Paccotti, Fenu), aereo distrutto.
25 – Due SM appoggiano le truppe a NAVALMORAL e OROPESA (forte resistenza nemica alla stazione). Il Quartier Generale chiede il trasferimento di una pattuglia di CR all’aeroporto di GRANADA.
26 – Tre SM bombardano la fabbrica armi e la centrale elettrica di TOLEDO.
27 – Il Quartier Generale è trasferito a CACERES, Bonomi nominato Capo delle Forze Aeree del Sud. Informati che un incrociatore e siluranti nemiche tenteranno di imbottigliare il porto di HUELVA affondando 2 vecchi piroscafi alla foce del RIO TINTO, 3 SM (piloti Muti e Baldi) bombardano l’incrociatore e le 2 siluranti.
28 – Secondo informazioni dal Centro della Marina di SAN FERNANDO, l’incrociatore colpito è il ‘CERVANTES’, 3 SM lo cercano ma non lo trovano. Per evitare un possibile sbarco nemico a PUNTA CARNERO, vicino ad ALGECIRAS, una pattuglia di CR decolla ma non trova nessuno.
30 – Segnalato che il ‘CERVANTES’ è attraccato nel porto di MALAGA, 4 SM conducono un’azione su porto e aeroporto. In arrivo da VIGO per ferrovia 9 CR (con 9 piloti, 2 motoristi e 2 montatori).
31 - Tra TALAVERA DE LA REINA e OROPESA una pattuglia di Devoitine attacca e abbatte i CR di Monico e Castellani. Quest’ultimo atterra ed esce dall’aereo in un campo vicino a VILLANUEVA DE LA SERENA (occupata dai repubblicani) senza un perché va dalla parte opposta al paese e trova soldati del TERCIO. Monico scende col paracadute vicino a TALAVERA e viene ucciso da 4 miliziani (13° legionario caduto, 1° in combattimento).
Settembre
1 – Bonomi vola in Junkers da SEVILLA al Quartier Generale a CACERES, propone a FRANCO e a KINDELAN, e ottiene, di riunire tutta la caccia a SEVILLA includendo alcuni piloti spagnoli. Proseguono i bombardamenti su Malaga (in uno, Muti porta clandestinamente a bordo il torero PASCUAL MARQUEZ che prova una gran paura).
2 – Il capitano Spotti con 3 SM vola a CACERES e di lì, guidato da un Douglas pilotato dal CAPITAN HAYA, va a bombardare l’aeroporto di TALAVERA DE LA REINA (14 aerei nemici nascosti tra gli alberi). Un SM va a bombardare depositi nafta ad ALMERIA ma non colpisce il bersaglio.
4 – A SEVILLA si appronta la 2a squadriglia di caccia, piloti esuberanti. Bonomi ottiene dalla HISMA che su ogni Junkers della linea SEVILLA – CACERES – SALAMANCA – BURGOS si imbarchino 2 piloti della caccia per conoscere il territorio.
6 – Il CAPITAN GARCIA MORATO, cognato del CAPITAN HAYA, decolla per la 1a volta su CR ed entra a far parte della 1a squadriglia caccia.
9 - All’1 di notte FRANCO chiama Bonomi, vuole a CACERES 3 SM e tutti i CR. Bonomi vola a CACERES (brutto aeroporto, in salita, tra 2 colline, con enorme buca), pranzo con FRANCO, l’ammiraglio MORENO e MILLAN ASTRAY fondatore del TERCIO, poi vola su un Douglas con HAYA al campo di NAVALMORAL DE LA MATA (non va bene per i CR).
10 – FRANCO chiede a Bonomi di bombardare il piroscafo MAGALLANES segnalato in arrivo da Messico con rifornimenti per i repubblicani (ma, scortata, la nave arriva indenne a CARTAGENA). Chiesto anche bombardamento di autocarri a TORRIJOS.
11 – Su TALAVERA DE LA REINA i CR (pattuglie dei capitani Dequal, GARCIA MORATO e del tenente Franceschi) abbattono 7 caccia nemici (primi duelli aerei dai tempi della Grande guerra).
12 – Divertimenti dei piloti a SEVILLA, la sera vanno a ‘LA TERRAZA’, in un giardino vicino all’albergo, una via di mezzo tra caffè e ‘tabarin’ con balli e varietà.
14 – Bonomi vola in SM sul campo nemico di DON BENITO, non vede aerei, prosegue il volo per CACERES e torna a SEVILLA.
15 – I piloti spagnoli, CAPITAN SALAS e TENIENTE SALVADOR entrano a far parte del TERCIO.
16 - Tre SM vanno a bombardare caserme a RONDA (ma per errore l’aereo del capitano LLORENTE fa cadere bombe anche su centro abitato), nel pomeriggio azione ad ANDUJAR.
18 – Cinque CR partiti da CACERES abbattono un Devoitine su CASAR DE ESCALONA.
19 - Un contadino di DON BENITO informa che il disperso tenente Franceschi dopo un atterraggio di fortuna tra ORELLANA e CAMPANARIO è stato ucciso dai MILICIANOS dopo uno scontro a fuoco.
20 – Il sergente Boetti insegue 3 bombardieri e un caccia, resta senza benzina e atterra in zona nazionale in un campo vicino a VILLANUEVA DE LA VERA.
22 - I caccia di CACERES compiono 21 ore di volo in 5 crociere, incontrano 3 volte il nemico e abbattono 3 Devotine nella zona di MAQUEDA.
23 – Su richiesta del Quartier Generale 2 SM bombardano le linee nemiche a ESPEJO, sulla destra del fiume GUADAJOS (alcuni MILICIANOS sono asserragliati nel fortificato castello medioevale).
25 – ESPEJO è nuovamente bombardata eppoi occupata (sono salvati gli archivi dei re di Napoli custoditi nei sotterranei del castello medioevale). I caccia sono trasferiti nel nuovo campo di TALAVERA DE LA REINA, non si trovano alloggi per i piloti, Bonomi parla con FRANCO che autorizza requisire case nell’abitato.
27 – Quattro SM e 8 CR bombardano truppe su strada TOLEDO – MADRID, in serata giunge notizia della liberazione dell’ALCAZAR di TOLEDO.
28 – La caccia compie 25 ore e 25’ di volo, CR in ricognizione all'aeroporto di VILLALUENGA, deserto, evacuato.
29 – FRANCO visita l’aeroporto di TALAVERA per salutare piloti del TERCIO (i cui soldati e i REGULARES, le truppe marocchine, hanno battezzato i CR le CUCARACHAS perché in cielo sembra che ballino e in terra fanno ballare di gioia i NACIONALES e di paura i REPUBLICANOS). La squadriglia di Dequal prende nome la CUCARACHA. Maltempo su SIERRA DE ZAFRA niente voli a SIVIGLIA.
30 - Quartier generale trasferito a SALAMANCA, FRANCO diventa Capo dello Stato e GENERALISIMO. Dopo 2 mesi di combattimenti i CR hanno abbattuto 33 aerei (e 4 dubbi), ne hanno perduti 3, uno è atterrato in zona ROJA.
Ottobre
1 – Caccia da SIVIGLIA a proteggere navi nei porti di CADIZ e ALGECIRAS.
2/7 – Brutto tempo poca attività. Arrivati 21 RO37 (6 per gli equipaggi spagnoli, il resto al personale legionario), il primo aereo appena pronto va in ricognizione al santuario assediato di VIRGEN DE LA CABEZA oltre POZOBLANCO. A SEVILLA Bonomi si trasferisce con il comando dal CRISTINA al nuovo hotel ANDALUCIA per interessamento del DUQUE DE ALMAZAN (che segue il TERCIO da TETUAN).
8 - La CUCARACHA protegge le truppe avanzanti da ALMORON a SAN MARTIN VALDEIGLESIAS, Bonomi decolla da TALAVERA sorvola la SIERRA DE GREDOS, atterra a SALAMANCA (campo a 30 km) e viene sistemato al GRAN HOTEL.
9 – Il generale KINDELAN lo vorrebbe al Comando dell’Aria ma Bonomi preferisce restare comandante dell’AVIACION LEGIONARIA, FRANCO è d’accordo e gli affida il Comando delle forze aeree del settore di MADRID (da ESCALONA a est di MADRID operano le truppe del generale VARELA). Bonomi si trasferisce col Comando a TALAVERA E LA REINA, gli SM bombardano posizioni nemiche su ESTEPONA.
10/12 – Bonomi incontra il generale VARELA. Il generale KINDELAN gli scrive di non bombardare a MALAGA il centro abitato.
13 – Tre SM sganciano rifornimenti sul santuario di VIRGEN DE LA CABEZA in cui sono assediati uomini della GUARDIA CIVIL e famigliari.
14/15 – Dieci caccia proteggono le truppe sul fronte di SANTA CRUZ DEL RETAMAR, su richiesta del Quartier Generale, Bonomi invia una pattuglia di SM a LEON per difendere OVIEDO dall’attacco dei repubblicani.
16/17 – Un SM e 3 CR attaccano l’aeroporto di ANDUJAR, 6 RO bombardano nella zona di OLIVAS DEL REY.
18 – Da TALAVERA 4 RO bombardano truppe nemiche a NAVALCARNERO, a nord di TOLEDO il capitàn GARCIA MORATO abbatte 2 Brèguet.
19 – La pattuglia di SM di Muti lancia spezzoni su OVIEDO e sull’aeroporto di GIJON, i RO compiono incursioni su fronte da TOLEDO a CHAPINERIA.
20 – Bonomi con un SM conduce ad AVILA una pattuglia di CR per azioni di protezione del fronte tra SAN MARTIN VALDEIGLESIAS e l’ESCORIAL.
22 – Sul fronte di VALMOJADO, in appoggio alla offensiva nazionalista, incursione su ILLESCAS, aerei diretti a MADRID avvistano 2 dirigibili ormeggiati all’ippodromo della CASA DE CAMPO.
23/26 – Mitragliati i 2 dirigibili (uno incendiato) avvistati a MADRID, una pattuglia di CR è trasferita a GRANADA bombardata dai repubblicani, gli SM scortano convogli di navi a CEUTA e ALGECIRAS.
27 – Una pattuglia inviata ad AVILA sulla SIERRA DEL ESCORIAL incontra 5 Brèguet e ne abbatte 4. Da SEVILLA e poi da GRANADA incursione su aeroporto LOS ALCAZARES (segnalato il montaggio di aerei sovietici sbarcati a CARTAGENA).
29 – Sono bombardati DON BENITO, ORELLANA, CAMPANARIO (bombe e manifestini: ‘non uccidere i piloti catturati'), TORREJON DE LA CALZADA. I repubblicani bombardano CACERES e SALAMANCA.
30 - SM e RO operano incursioni su GETAFE e SESEÑA.
Novembre
1 – Tre ‘Martin Bomber’ repubblicani bombardano l’aeroporto di TALAVERA, la squadriglia di Dequal è trasferita all’aeroporto di TORRIJOS. Bombardamenti di SM e RO su ALCALA’ DE HENARES, VILLAMANTILLA, BRUNETE, PARLA, ricognizioni sull’aeroporto di MORA DE TOLEDO.
5 – Attacco di SM su BARAJAS (ma causa nebbia solo un aereo lancia bombe) e sul fronte tra ILLESCAS, CERRO DE LOS ANGELES, VALDEMORO. Abbattuto un CR, il capitano Maccagno si paracaduta sull’abitato di MADRID.
6 – Gli SM e i RO bombardano CARABANCHEL e VILLAVERDE.
7/12 – Maltempo, i CR restano a terra all’aeroporto di TORRIJOS.
14/17 – Impossibile occupare MADRID, difese rinforzate, l’aviazione repubblicana ha nuovi caccia monoplani (dai NACIONALES detti RATA, topo, perché come topi sembrano sbucare dalla terra tra gli edifici distrutti della capitale spagnola).
18 – SM, RO e Junkers spagnoli bombardano BARRIOS (quartieri) a ovest di MADRID (creata una Zona Franca è colpita la zona di PASEO DE ROSALES, CARCEL MODELO, CUARTEL DE LA MONTAÑA, CIUDAD UNIVERSITARIA). Caduto presso MONASTERIO un RO con a bordo come osservatore il principe DON ALONSO DE ORLEANS BORBON (venuto volontario dall’Italia con il fratello DON ALVARO per arruolarsi con i Legionari).
19 – Con il generale Pellegrino (Capo del Traffico Civile) e il comandante Klinger (presidente di Ala Littoria) venuti in Spagna per istituire Linee Aereee Civili, Bonomi vola a LEGANES al Quartier Generale del generale MOLA per assistere al bombardamento di MADRID di alcuni SM e 20 Junkers spagnoli partiti da NAVALMORAL.
25 – L’aeroporto di TALAVERA è attaccato dall’artiglieria repubblicana dalle colline oltre il TAJO, gli aerei del TERCIO mettono in fuga una colonna di ROJOS sulla strada di SAN BARTOLOME’ DE LAS ABIERTAS. Ma l’aeroporto TALAVERA non è sicuro e alcuni aerei sono trasferiti nel nuovo aeroporto di VELADA, a 20 km, con alloggi nella vicina ARENAS DE SAN PEDRO.
Dicembre
1 – Bombardamenti su MADRID (per tutto dicembre).
2 - Diciotto ‘sesquiplani’ repubblicani bombardano l’aeroporto di VELADA (dopo probabile spionaggio di operai prigionieri, poi scappati in territorio ‘ROJO’ attraversando il TAJO a EL PUENTE DEL ARZOBISPO).
3/9 – L’aviazione repubblicana bombarda SALAMANCA, BURGOS, SIVIGLIA, GRANADA, CORDOBA e TALAVERA. Bonomi fa costruire un nuovo aeroporto ai piedi della SIERRA DE GREDOS, alloggiamenti a ARENAS DE SAN PEDRO.
11/18 – Bombardamento ridotto per disponibilità di solo 4 SM. Imperversa il maltempo.
19 – I RO bombardano VILLANUEVA DE LA CAÑADA e MAJADAHONDA. I caccia scortano i bombardieri della “CONDOR”.
20 – I RO bombardano LAS ROZAS.
21/27 – La guerra si stabilisce sul fronte di MADRID, altre incursioni di SM e RO su LAS ROZAS e MAJADAHONDA.
28 – Cambiano le strategie e l’impegno militare dei Paesi coinvolti la nella Guerra Civile. Promosso colonnello, Bonomi cede al colonnello Velardi (diventa il general Velani) il comando de la AVIACION DEL TERCIO (1 gruppo di SM, 1 di RO, 4 squadriglie di CR, 1 gruppo e 1 squadriglia di Junkers spagnoli) che prende il nome di AVIAZIONE LEGIONARIA e riceve l’ordine di restare in Spagna e assistere il nuovo comandante. Bilancio: in 5 mesi sono stati lanciati 210.808 kg di esplosivi, abbattuti 116 aerei, 2 dirigibili e 1 ‘Draken’. Tutto il personale conserva i gradi, i distintivi e le insegne (tuttora presenti sugli aerei della FUERZA AEREA spagnola).
1937
Gennaio – Marzo
La guerra si sposta verso nord. Bonomi collabora alla riorganizzazione dell’aviazione italiana adesso apertamente schierata con le truppe nazionaliste. A SEVILLA il campo di TABLADA è decentrato, resta la caccia, i bombardieri sono trasferiti a DOS HERMANAS (equipaggi alloggiati nella villa LA CASCADERA). Conquistata MALAGA il fronte si è attestato a MOTRIL, Bonomi vola con Velardi alla ricerca di campi tra ANTEQUERA e GRANADA, poi, in auto (una Studebaker) viaggia con Muti (via SALAMANCA e SEGOVIA) nel nordest della CASTILLA LA VIEJA (adesso CASTILLA Y LEON) a cercare posti per campi di atterraggio nella zona di SORIA. Non reputa però prudente accentrare tutti gli aerei in un solo posto e sceglie 2 campi di fortuna, al BURGO de OSMA (CALAMOCHA era troppo esposta) e ad ALMAZAN. A SIGUENZA Bonomi visita in un convento una prigione con 28 MILICIANAS (saputo che parla con un aviatore italiano una reclusa lo prega di far cadere su MADRID una lettera per sua madre).
Una notte, al ritorno dal Comando dell’Aviazione di ZARAGOZA, poco prima del BURGO DE OSMA Bonomi, fermato a un posto di blocco, si mette a parlare con Muti in romagnolo. Una sentinella li sente e sbalordita risponde in dialetto (cena ‘dialettale’ al PARADOR DI ALMAZAN, molti Legionari sono di Ravenna e alcuni di Faenza). Curiosamente, durante tutte le vicende del TERCIO Bonomi usò il romagnolo come cifrario nelle comunicazioni telefoniche: inviati suoi conterranei nei vari campi d’aviazione non v’erano molti rischi –per chi conosce il romagnolo- che il loro colloquio –se intercettato- fosse ‘decrittato’ (lo stesso ‘trucco’ fu usato dall’esercito Usa nel Pacifico i cui soldati Sioux gestirono le comunicazioni via radio, per l’ignorante sorpresa dei Giapponesi). Giunto Velardi ad ALMAZAN Bonomi, esaurito il compito di organizzare il passaggio delle consegne, inizia il viaggio di ritorno (sempre in auto) passando per SORIA, PAMPLONA, SAN SEBASTIAN, VITORIA, BURGOS, VALLADOLID, SALAMANCA (saluta FRANCO) e infine arriva a SIVIGLIA.
4 Marzo – Alle 2 di notte Bonomi si trasferisce in auto da SEVILLA a CADICE, all’alba decolla su un CANT.Z 506 dell’Ala Littoria, sorvola l’ESTRECHO DE GIBRALTAR, rivede MELILLA e NADOR, ammarra nella MAR CHICA, riparte per POLLENCA (MALLORCA) e dopo pranzo decolla nuovamente per ammarrare alle 15 al Lido di Roma.

RECENSIONI - RIFERIMENTI …
-- “La Guerra Civil Española”, Hugh Thomas, Ediciones Exito, 1978 ... “El 29 de Julio los doce bombarderos Savoia 81 que habian despegado desde Elmas (Cagliari) bajo el mando del coronel Ruggero Bonomi (...) que contaba entre sus hombres con un amigo especial de Mussolini, el piloto Ettore Muti (...) Bonomi decìa en su libro que habia recibido la orden de ir a Marruecos el 28 de Julio (...) Franco que llegò en aviòn a Sevilla el 6 de Agosto (...) veanse tambièn las memorias del coronel italiano Bonomi sobre el papel de los italianos”.
-- “I ragazzi del ‘36”, Massimiliano Griner, Rizzoli, 2006. “La missione segreta del colonnello Bonomi, i documenti di bordo erano stati lasciati a terra e le insegne originali degli apparecchi erano state scoperte da uno spesso strato di vernice. Quanto a Bonomi e agli altri piloti non solo non avrebbero indossato divise e gradi ma avrebbero dovuto scegliersi uno pseudonimo e fingere di agire a titolo privato. Il piano di volo non prevedeva scali intermedi e implicava l’attraversamento del Mediterraneo in una trasvolata lunga circa 750 kilometri. All’epoca era ancora un’impresa ardita e non priva di rischi (…) Quando finalmente fu in vista l’aeroporto di Nador nel serbatoio dell’aereo di Bonomi erano rimasti soltanto 150 litri di carburante (…) Nelle sue memorie Bonomi raccontò di aver deciso su due piedi di arruolarsi nel ‘Tercio’, nasceva così la Aviaciòn del Tercio Extranjero. Fino all’arrivo degli italiani, in zona aveva operato solo il capitàn Haya con un bimotore da trasporto passeggeri, un Douglas DC2 (…) Esplorando gli altopiani polverosi della Vecchia Castiglia Bonomi e Muti si erano resi rapidamente conto che il terreno non offriva grandi risorse per organizzare buoni campi, l’area intorno a Soria era situata a circa 1000 metri di altitudine e collocare un campo a quell’altezza non era una buona idea per la nebbia (…) Erano stati sufficienti gli SM81 di Bonomi per aprire un varco nello Stretto di Gibilterra e lasciare che Franco vi transitasse con una parte della sua Armata d’Africa (…) I Savoia Marchetti del colonnello Bonomi non solo si erano rivelati decisivi per forzare lo Stretto di Gibilterra ma avevano dato un chiaro segnale politico a Madrid (…) Avevamo lasciato il colonnello Bonomi esplorare l’area intorno a Guadalajara in cerca di piste per i suoi aeroplani. La situazione dell’agosto dell’anno prima era cambiata. Bonomi era rientrato dopo aver assolto più che egregiamente la sua missione e ora l’Italia schierava in Spagna quasi 200 apparecchi moderni” (…) L’Aviazione Legionaria era in grado di schierare soltanto un’ottantina di apparecchi, per svolgere compiti decisivi avrebbero però dovuto levarsi in volo dalle piste a prato naturale, lontane dalla zona di impiego e facilmente deteriorabili in caso di pioggia, che tanto avevano impensierito Bonomi durante le sue perlustrazioni”.
-- “Gli italiani e la Guerra di Spagna”, Sandro Attanasio, Mursia Editore, 1974 … “Bolìn aveva preso posto sull’aereo del capo squadriglia colonnello Bonomi (Federici) (…) Appena messo piede a terra il comandante della formazione aerea italiana colonnello Ruggero Bonomi fu presentato a Franco e venne informato della grave situazione, la totalità dell’aviazione spagnola era rimasta fedele al governo (…) il 6 Agosto Bonomi che pilotava un Douglas nazionalista effettuò un altro volo sullo Stretto; subito dopo i trimotori legionari attaccarono la flotta lealista (…) nel pomeriggio l’aereo pilotato da Bonomi portò Franco all’aeroporto di Siviglia (…) alla fine del 1936 Bonomi lasciò il comando dell’Aviazione Legionaria che fu preso dal generale Velardi (Velani) (…) l’Aviazione Legionaria fu comandata in ordine di tempo dal colonnello Bonomi, dal generale Velardi, dal generale Bernasconi, dal generale Monti.
-- “Italiani nella Guerra di Spagna”, Italia Editrice, 1994 …”Il 5 agosto avvenne il primo grande trasferimento dell’Armata d’Africa (…) in cielo fecero buona guardia gli 8 SM81 del comandante Ruggero Bonomi (nome di copertura Federici)”.
-- “Ettore Muti”, Patrizia Carafoli e Gustavo Bocchini Padiglione, Mursia editore, 2002. “Il 30 luglio i 12 aerei, agli ordini del generale (!) Ruggero Bonomi, con le insegne malamente contraffatte, partirono alla volta dell’aeroporto di Na(d)or, nel Marocco spagnolo”.
-- “Museo Especifico de la Legiòn”, Hector Moreno Motos director, Ceuta, 1/9/1999. “Dr. Gian Paolo Bonomi (coronel Francisco Federichi fundador Fuerzas del Aire del Tercio) consejose ponga en contacto con D. Juan de Samargo, periodista, escritor y antiguo Capitàn y cronista oficial del Ejercito en Ceuta”.
- “Mussolini e Franco”, Romano Canosa, Mondadori,2008. “Deciso da Mussolini all’alba di giovedì 30 luglio 1936 l’invio di 12 Savoia Marchetti 81 al comando del colonnello Ruggero Bonomi comandante della Scuola di Navigazione Aerea di Orbetello (…) A Melilla Bonomi chiamò gli equipaggi per spiegare la vera natura della missione affidata e la necessità di arruolarsi nel Tercio extranjero vale a dire la Legione Straniera spagnola".
- “Storia militare”, Angelo Emiliani, 1998. “Sull’invio a Melilla in Marocco di 12 SM81 al comando del tenente colonnello Ruggero Bonomi il 30 luglio 1936 sono stati versati i proverbiali fiumi di inchiostro” (…) Un vantaggio al generale Franco che si rivelerà di straordinaria importanza nelle prime fasi del conflitto (…) Che la Spedizione Bonomi abbia potuto avvalersi di un preparazione affrettata è fuori dubbio, lo stesso comandante ha scritto di aver ricevuto a Roma poche ore prima della partenza, la sera del 28 luglio, l’incarico di trasportare un gruppo di apparecchi ‘che un certo Luis Bolìn ha acquistato per incarico del generale Franco dalla ditta Savoia Marchetti’ (…) I 12 trimotori confluiscono la mattina del 29 a Elmas dalle rispettive basi lombarde: 4 da Lonate Pozzolo, 4 da Bresso, 4 da Cascina Vaga (…)
- “L’Aviazione Legionaria in Spagna”, Guido Mattioli, editore L’Aviazione, 1940. “Franco temeva molto l’intervento della flotta rossa e magari l’aiuto di qualche nave franco-inglese. Bonomi lo rassicurò dicendogli che i suoi convogli li avrebbe fatti passare lui e fece abilmente spargere la voce a Tangeri che avrebbe bombardato tutte le navi viste in navigazione nello Stretto (…) Dopo che Franco riuscì a trasportare il corpo di spedizione dall’Africa ad Algeciras la stampa francese scrisse che erano stati Bonomi e Muti a far passare l’esercito spagnolo dell’Africa (..) A Siviglia Bonomi e i suoi piloti erano presi d’assedio dalle ragazze che appuntavano sulle camicie madonne e madonnine e spesso bucavano la pelle degli aviatori italiani (…) Tutta la strategia di Bonomi consisteva nel manovrare in maniera da far vedere che aveva a disposizione non sette ma almeno una cinquantina di apparecchi, no aveva armieri e doveva pensare lui a mettere i governali e le spolette (…) Il nome Pappagalli fu appiccicato da Bonomi a quei sei sesquiplani adottati dai rossi".
- “Viva la Muerte”, Arrigo Petacco, Mondadori Le Scie, 2006. ”Bonomi e Muti – scrisse la stampa francese – hanno permesso all’esercito d’Africa di Franco di attraversare lo Stretto di Gibilterra”.
- “Fondazione RSI”, Istituto Storico. Ruggero Bonomi, Accademia Navale di Livorno, pilota delle Forze Aeree della Marina, dal 1923 tenente della Aeronautica, comandante di Squadriglia, aiutante di volo di Francesco De Pinedo, partecipa alle crociere del Mediterraneo occidentale eseguite da 60 idrovolanti nel primo impiego in massa dell'aviazione organizzato da Italo Balbo nel Mediterraneo orientale e nel Mar Nero, assegnato al Gruppo Idrovolanti di Augusta, tenente colonnello comanda il Gruppo Idrosiluranti a La Spezia-Cadimare poi il 31° Stormo a Orbetello, in Africa ufficiale di Stato Maggiore, vola nel Marocco Spagnolo e fonda l'Aviazione del Tercio, poi Aviazione Legionaria. Generale di Brigata Aerea, vice comandante del Corpo Aereo in Belgio per attacchi oltre Manica, Londra esclusa, comanda in Africa il Settore Ovest, poi l'Aviazione per la Marina, aderisce alla RSI, nel 1944 sottosegretario della Aeronautica, il 22/4/45 organizza il volo del SM 79 con insegne croate da Ghedi (BS) per la Spagna rifiutato da Mussolini.
- “Lugo Capitale”, Enio Iezzi, Valberti Editore, 2002. “Ruggero Bonomi, nacque a Lugo il 23 settembre 1898, quarto di 6 figli dell’avvocato Eufrasio (colto professionista, consigliere del Comune, tra i maggiorenti del partito costituzionale) e di Elena Archi. Pilotò il mitico idrovolante Santa Maria di De Pinedo dal Lago Maggiore al Salone Aeronautico di Parigi. Dopo la guerra d’Etiopia comanda il 31° Stormo e l’aeroporto di Orbetello. L’8/9/43 segue l’Arma Aeronautica a Bassano del Grappa ma rifiuta di prestare giuramento a von Richtofen, capo della Luftwaffe. Catturato a Cernobbio il 26/4/45, trasferito all’Intelligence Service a Poggio Imperiale, processato a Milano, il 19/6/45 è assolto con formula piena. Scomparve nel 1980.

Nessun commento:

Posta un commento